Il ritratto consapevole

Il ritratto consapevole


Cos’è il ritratto consapevole? Rientra nel mio servizio di “Ritratti Biografici” (visita il link) ma è molto più di un ritratto; è una rappresentazione artistica, che scaturisce da un confronto, dall’ascolto accogliente e attento da parte di me come fotografo nei confronti dei soggetti che ritraggo. Un incontro simile ad un percorso benessere, capace di rigenerarti e coccolarti psicologicamente.

Non sempre è solo il volto a descrivere una persona, ci sono mille dettagli capaci di raccontare qualcosa, talvolta possono farlo persino i gesti, gli atteggiamenti.

Il ritratto consapevole è per me sempre un incontro emozionante. Rappresenta dapprima un pretesto per incontrarsi e parlare, per confrontarsi e conoscersi, poi consente di instaurare un legame forte tra soggetti e fotografo; infine generano immagini mozzafiato, dall’altissimo contenuto emotivo. Si abbatte il muro che normalmente separa fotografo e soggetto, è un percorso di collaborazione, di crescita reciproca.

Alcuni scelgono di definire questi incontri una specie di “seduta psicoterapeutica”, perché sono fatti di attenzione, accoglienza e comprensione. Altri pensano si tratti di un incontro motivazionale, perché fa emergere la propria luce interiore, crea motivazione, riaccende lo spirito dei propri sogni. C’è chi dice si tratti di un percorso di riscoperta della propria identità, una sorta di cammino di ricerca personale. Praticamente tutti infine riescono a guardarsi ed accettarsi finalmente per quello che sono, esteriormente ed interiormente.

Per quanto mi riguarda, è la cosa che faccio con maggiore dedizione, mi consente di guardare il mondo con occhi nuovi, di sentirmi utile e soddisfatto, per i racconti di umanità che ho l’onore di ascoltare, per il benessere che manifestano le persone dopo un incontro, per il rapporto umano che si instaura, per le meravigliose stampe che otteniamo insieme.

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